A quota 1213 m s.l.m., su uno sperone naturale che domina la valle del Salinello e la valle del Castellano, sorge Colle San Sisto, circondato da Leofara, Vallenquina, Stivigliano e Vallepezzata. La località oggi è meglio conosciuta come “La Ciuffetta” per la presenza di un piccolo bosco di faggi secolari. In passato il colle era chiamato “San Sisti ad Pizzum Scolche” e il toponimo longobardo “pizzo” si riferisce a “posto di vedetta”. In epoca longobarda sul colle doveva esistere una torre di avvistamento dalla quale era possibile comunicare con la torre di Pizzo oltre Leofara, con Rocca Montecalvo, con la torre di Collesecco a Fornisco, con quella di Vennalacqua e naturalmente con Castel Manfrino e Rocca Camilliana. Oggi, sul colle, è possibile osservare i resti del cenobio benedettino di San Sisto dipendente dall’abbazia di Montesanto, depredato, nei secoli, dei suoi beni da orde di briganti.
Della chiesa presente a San Sisto sono state salvate due campane di cui la più grande si trova oggi presso la chiesa di San Nicola di Vallenquina e la più piccola nella chiesa di Santa Maria Assunta a Leofara.
Ultimo aggiornamento: 04/03/2022
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