Collegrato è una frazione di Valle Castellana situata presso Colle Portella, a 774 m s.l.m. e si affaccia, da un gradone di arenaria della Formazione della Laga, sul Lago di Talmacchia. L’origine del toponimo è incerta, potrebbe riferirsi alla natura del luogo a gradoni di arenaria, collis gradus (= colle a gradini).
L’abitato, prevalentemente ottocentesco e moderno, conserva poche case preseicentesche; lo studioso Lattanzi ritiene che l’abitato di Collegrato potrebbe essere nato dopo la distruzione di Valloppiara avvenuta nel 1686. Le case ottocentesche sono opera di un capomastro milanese che lavorava lungo il percorso stradale della vicina via Salaria. Molti edifici del paese recano il monogramma dei Gesuiti e i motti sacri che attestano la proficua attività dell’Ordine anche nelle contrade. La parte più antica del borgo è quella arroccata dove, tra case dirute e disabitate, è possibile osservare un balcone con supporti in legno, il cosiddetto gafio.
La Chiesa di San Giovanni Battista mostra una facciata in pietra arenaria, con un campanile a guglia e reca sul portale la data 1937 quando venne radicalmente rifatta sui resti di una piccola chiesa preesistente. L’edificio è in pietra, con tetto a capanna e campanile a vela aggiunto successivamente sul retro (si suppone che l’antica Chiesa dovesse sorgere in vetta alla pendice in cui sorge oggi l’abitato). Le campane provengono da Valloppiara, quella più grande, datata al 1657, presenta l’iscrizione: AVE MGPLD TECUM ATV. All’interno della Chiesa è presente una tela settecentesca, di modesta fattura, raffigurante una Madonna con Bambino fra un Santo Papa e Sant’Andrea. Vicino alla Chiesa, su un blocco di arenaria, è scolpito un giglio, la scritta “MISERICORDIA” e la data 1551.
Nel 1797 il borgo di Collegrato era compreso nello Stato Pontificio; nel 1840, a seguito di una riconfinazione, venne aggregato al Regno delle Due Sicilie.
Foto: Francesco Mosca - www.paesiteramani.it
Ultimo aggiornamento: 29/08/2022
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