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Fornisco

Fornisco si trova a 760 m s.l.m, situato sopra il rilievo che separa la valle del Tevera dalla valle del Castellano. L’origine del toponimo è incerta, probabilmente di origine longobarda, una località di deposito e cottura delle cibarie per il vicino castello di Collesecco (fornisco = forno, fornitura). Il primo nucleo dell’abitato di Fornisco probabilmente era situato più a monte, dove sorgeva il castello di Collesecco, uno dei baluardi di confine, insieme a rocca di Manfrino e Pietralta.

La zona oggi segna il confine tra Abruzzo e Marche, ma in passato segnava quello tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli. L’abitato odierno ha conservato un tessuto più moderno con case costruite in pietra, risalenti in prevalenza al XVIII-XIX secolo. Le finestre incorniciate presentano davanzali sporgenti e modanati; diversi sono gli edifici che recano il monogramma dei Gesuiti e i motti sacri che attestano la capillare attività dell’Ordine nella frazione; al centro del borgo è presente una Cappella privata del Cinquecento con tetto a capanna, portale ad architrave piano e le caratteristiche due finestrelle ai lati. Degna di menzione è un’insegna di bottega settecentesca, scolpita sul concio d’angolo di una casa, probabilmente concio di riuso: un fabbro e il suo aiutante battono sull’incudine un ferro che viene tenuto fermo dalla tenaglia.

La Chiesa di San Giorgio, fortemente danneggiata dagli eventi sismici 2016-2017, risale nella sua veste attuale al XVIII secolo, mentre l’impianto medievale citato dalle fonti doveva trovarsi più a valle, a circa 200 metri dall’abitato, dove la memoria storica colloca la “Chiesa vecchia”.

L’edificio è costituito da un rettangolo, con una copertura a capanna, databile al 1745 e radicalmente restaurata da Don Oreste Pignoloni nel 1952. All’angolo posteriore sinistro della Chiesa è visibile un concio di riuso per l’ammorsamento sul quale si legge, a malapena, “A.D.1701”. Sulla facciata si apre un insolito e semplice portale in pietra ad arco acuto e al di sopra un campanile a vela che sorregge due campane. L’interno, di modesta fattura, presenta un’aula unica non absidata con copertura a capriata.

 

Foto: Francesco Mosca - www.paesiteramani.it

Ultimo aggiornamento: 29/08/2022

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