Piano Maggiore è una contrada di Valle Castellana, collocata in un punto strategico, a una quota di 1085 s. l. m., sul versante occidentale del Monte Foltrone; caratterizzato da un abitato ottocentesco e moderno costituito da poche case e da una chiesa. All’ingresso del borgo si trova un fontanile/abbeveratoio.
La chiesa di San Pietro sorge in posizione panoramica, realizzata nel XIII secolo, ha subito diverse trasformazioni. L’edificio si presenta a navata unica con tetto a capanna e presenta una piccola torre campanaria che in origine accoglieva quattro campane, oggi solo due. La muratura, in pietra, presenta corsi regolari di pietre squadrate legate da poca malta. Fino alla metà del secolo scorso sul fianco destro vi erano tre ingressi, caratterizzati da un’apertura ad arco a tutto sesto scaricante su capitelli piatti a doppia gola, dedicati rispettivamente a San Nicola, San Pietro e San Martino; oggi uno risulta tamponato. Sull’architrave del portone di ingresso principale è incisa la data 1636 inframezzata dalle chiavi pontificie, simbolo di San Pietro. Nell’interno è presente un presbiterio rialzato con i resti di una volta a crociera, le statue di S. Pietro, S. Nicola e, in una nicchia, un affresco raffigurante S. Nicola datato al 1786. La chiesa custodisce un ossario, venuto alla luce dopo il crollo del pavimento dell’aula, dove la leggenda vuole siano sepolti i resti di terribili briganti Antonio di Forca e Berardino di Calidonia con parte dei loro amici. Il borgo ha vissuto storie terribili, anche leggendarie, come quando nel 1570, un gruppo di nove donne ritenute responsabili di sortilegi furono processate e condannate al rogo.
Sicuramente più antica è la Chiesa di San Nicola i cui ruderi emergono a lato della via che porta verso i Piani.
Foto: Francesco Mosca - www.paesiteramani.it
Ultimo aggiornamento: 07/02/2022
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