Pietralta è ubicata a 1018 m s.l.m. fra il Monte La Morra, La Porrara e La Serra e si estende per oltre 500 metri sopra un pianoro in declivio che scende verso il Castellano. Il toponimo dell’abitato sicuramente deriva dalla natura del luogo “pietre alte, incombenti sulle case” poiché sorge sull’eminenza di grossi banchi di arenaria. La frequentazione di Pietralta è molto antica, probabilmente il sito era abitato già in epoca romana e documenti successivi citano un castello a Pietralta già nel XIII secolo. Il tessuto edilizio è strutturato in due nuclei, uno più moderno denominato “Pietralta”, con abitazioni prevalentemente di epoca ottocentesca e moderna, e uno più antico “Colle Pietralta”, in cui è situata la chiesa parrocchiale con gli edifici più antichi di origine rinascimentale.
Nella piazzetta del borgo si affaccia la chiesa di San Nicola di Bari eretta nel XV secolo e modificata ed ampliata nei secoli successivi come dimostrano le date riportante sugli architravi dell’ingresso laterale “1674” e del portale principale “1693”. La chiesa è costruita in pietra ed ha una copertura a capanna con un campanile a vela in facciata che sorregge due campane.
L’interno è a navata unica e custodisce un ciborio in pietra datato 1517 sorretto da colonnine esagonali con numerose scritte ed epigrafi. Tra le sue decorazioni si apprezzano delle rosette all’interno delle quali è riportato il monogramma radiato dell’Ordine di San Bernardino da Siena, molto attivo in quel periodo sulle montagne. Dietro l’altare inoltre è presente l’affresco di una Sacra Famiglia risalente al Settecento.
Fuori del centro abitato si trova l’antica Chiesa di S. Maria degli Angeli, una costruzione cinquecentesca in pietra, con copertura a capanna con due campanili a vela in facciata, ognuno dei quali a sorreggere una campana. Il portale è semplice ed ha un finestrone rotondo. L’interno è ad aula unica che termina in un’abside.
Sull’altopiano roccioso che sovrasta il torrente Castellano, sopravvivono i ruderi del Castello di Pietralta, dirimpetto a Rocca Montecalvo. Il rinvenimento di oltre 50 buche di palo e la loro disposizione fanno presupporre che si trattasse di un castello in legno di origine longobarda, a forma triangolare come quello di Leofara.
Pietralta, nei documenti rinascimentali, compare solo per l’infierire del brigantaggio, essendo diventato un pericoloso covo con numerosissimi facinorosi. Per tale ragione, nel 1591, il Cardinale Giustiniani, inviato dal Papa, “fece sfasciare Pietralta”, demolendo Pietralta e Colle.
Foto: Francesco Mosca - www.paesiteramani.it
Ultimo aggiornamento: 02/02/2022
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